Editoriale

Editoriale

8/9/2002
"Tu non sei un uomo di Dio"

detto in "buona fede" da una devota, destinata a essere triturata
dal suo stesso sistema di riferimenti culturali, scoperchiati dall'ipocrisia

I maschietti repressi delle società iper-confessionali (cattoliche o talebane, non c'è differenza tra l'Irlanda e la Nigeria) producono sbocchi di violenza, vittime le donne: pochi sguardi e il verdetto è sancito.

La legittimazione è pronta tra le pieghe della religione: «Ogni stato teocratico, che sia cristiano o altro, muove guerra allo spirito umano, rendendolo inevitabilmente artificiale» (Peter Mullan).

Succube.

Le vestali dello stato teocratico incarnano la banalità del male, come Eichmann non si rendono conto delle umiliazioni che infliggono ai deboli, alle anime nude.

Pochi trovano l'uscio socchiuso per pretendere il diritto di uscire con dignità dalla ingiusta reclusione, non passando dal retro, ma facendosi cedere il passo dagli aguzzini stessi.

Risveglio individuale, però: né complicità, né solidarietà; non affinità o alleanze. Annientate, alienate, annichilite. Costrette alla fuga senza ribellioni, isole svuotate e colme solo di rabbia.

Isole vuote che riflettono nella loro iride il ritratto della carnefice come Orange clockwork, un occhio ripiegato al suo interno come Un Chien andalou, che illumina un universo diverso come 2001, a Space Odyssey e tradisce ancora un barlume di diversità come Blade runner.

«Dio la benedica, sorella Bridget», così riconosce l'autorità del potere il padre di Una, quel potere che lui condivide, chiudendole ogni speranza e condannandola a perpetuare la casta degli aguzzini dei propri simili, nel rituale del taglio dei capelli c'è il destino di Una.

 
Suora, perpetuando la custodia dell'ortodossia talebana d'occidente, le ieratiche sister Benedict di tutte le St Mary's Bell eternamente abbracciate al ritratto di JFK sul forziere.
 

Come sapete, a Jo'sburg si è raggiunto un accordo universale sulla dichiarazione che riconosce internazionalment i diritti fondamentali delle donne: scommettiamo che si applicherà solo nel caso di donne nascoste dal burka, di cosa si possono lamentare le donne cattoliche?